“Sono piuttosto esaltato da questa scoperta. È sorprendente trovare una corrispondenza così stretta tra l’attività cerebrale degli umani e quella dei cani”, commenta Chris Petkov, neuropsicologo alla University of Newcastle, in Gran Bretagna, non coinvolt.
Nel 2014 Andics e i colleghi sono riusciti a mostrare come il cervello di questi 13 cani rispondeva a varie vocalizzazioni sia di altri cani che di umani, come grugniti, abbaìi, gemiti e urla. Hanno scoperto che i suoni felici e quelli più minacciosi attivano aree del cervello simili in noi e nei cani. Per il parlato, tuttavia, era tutta un’altra storia. “In natura non esiste nulla di complesso come il linguaggio umano”, spiega Sophie Scott, neuroscienziata dello University College London, non coinvolta nel nuovo studio.
Lavorando con gli stessi 13 cani, Andics e colleghi hanno riprodotto le registrazioni dei padroni in quattro modalità diverse: una parola “premio” (come le parole ungheresi per “intelligente” o “ecco qua, bravo!”) pronunciata con un tono di apprezzamento, una parola neutrale con tono neutrale, una parola di lode con tono neutrale e infine una parola neutrale in tono di lode.
di Carrie Arnold
Le immagini ottenute dalla risonanza hanno mostrato che l’emisfero sinistro del cervello dei cani rispondeva alla parola in sé, mentre quello destro rispondeva all’intonazione. Solo la parola di lode pronunciata con il tono di apprezzamento è riuscita, tuttavia, ad attivare il centro della ricompensa nel cervello dei cani. In altre parole, il tuo cane sa quando lo stai lodando e sei davvero sincero.
Delle scansioni ottenute con tecniche di neuroimaging mostrano che quando diciamo “Bravo cane!” lui ascolta sia le parole che il modo in cui le pronunciamo. Se per gli esseri umani è noto come parole e intonazione siano entrambe importanti, finora nessuno sapeva se per i cani fosse lo stesso. Lo studio, pubblicato su Science, dimostra che il cervello canino processa le informazioni in modo molto simile al nostro.
NON SOLO COMPRENDONO LE NOSTRE PAROLE, MA RISPONDONO IN BASE AL TONO CON CUI LE PRONUNCIAMO. I CANI CONTINUANO A STUPIRE GLI SCIENZIATI (A PARTIRE DAL LORO CERVELLO)
Chi è un bravo cane? Tu sei un bravo cane!
Il cervello di un cane? È molto simile al nostro
I 13 entusiasti partecipanti allo studio, che dopo mesi di addestramento hanno imparato a restare immobili durante la risonanza magnetica.
“La parte più difficile è stata far comprendere ai cani che dovevano rimanere assolutamente fermi. Quando hanno capito che intendevamo davvero ‘assolutamente fermi’, a quel punto siamo riusciti nell’impresa”, racconta Andics, etologo alla Eötvös Loránd University di Budapest, Ungheria.
“Con alcuni cani, una lode può essere sufficiente a convincerli a fare quello che vogliamo. In questo studio, abbiamo trattato i nostri cani come dei volontari entusiasti che volevano renderci felici”, conclude Andics. La chiave per un comportamento corretto? Fate sapere al vostro cane che è davvero un bravo cane.
Attila Andics, leader della ricerca e grande amante dei cani, ha iniziato a studiarli per capire come il cervello dei mammiferi processa il linguaggio. Il primo passo non è stato semplice: addestrare i cani a rimanere perfettamente immobili dentro lo scanner per la risonanza magnetica. Ci sono voluti svariati mesi perché gli addestratori riuscissero a raggiungere questo traguardo con i 13 cani dello studio, tra i quali ci sono sei border collie, quattro golden retriever, un pastore tedesco e un chinese crested.
Se avete un cane non vi serve uno studio scientifico per rendervi conto che capisce quello che gli state dicendo (per quanto riguarda i gatti, non ci metteremmo la mano sul fuoco). Eppure non è sempre chiaro a che cosa Fido stia davvero prestando attenzione.
“Sono piuttosto esaltato da questa scoperta. È sorprendente trovare una corrispondenza così stretta tra l’attività cerebrale degli umani e quella dei cani”, commenta Chris Petkov, neuropsicologo alla University of Newcastle, in Gran Bretagna, non coinvolto nello studio.
Articolo di Gerardo